domenica 25 febbraio 2024

Premio Lago Gerudo al racconto: "Lesto di mano". Pubblicato in un'antologia, insieme agli altri due racconti finalisti.

 


Il racconto "Lesto di mano" ricorda, in modo un po' scherzoso, una Milano ormai passata nella quale anche i ladri erano "genuini" e dove ancora i navigli erano fonte di attività e di reddito.
Pur con ironia e leggerezza, ricorda anche che lo sfruttamento delle persone, in questo caso una donna ingannata e allontanata dal suo paese, è un fenomeno eterno, nei confronti del quale nessuno - nemmeno un ladro- può rimanere indifferente.

Il giudizio della giuria del concorso:


"In cinque sequenza rapide, di cui una centrale intensa e concitata, l'Autore racconta una sua "storia vera" di quando, molto giovane, era la "manolesta dei navigli" frequentando l'"Università del Gino" nella Milano del suo miglior tempo.
Uno strano caso gli farà incontrare nelle acque del Naviglio una giovane straniera, malridotta da un balordo di Corsico che, dopo averla fatta innamorare, aveva portato a Milano la bella Dijana costringendola a fare la vita."
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